“Vicenda Alitalia, salvaguardiamo lo scalo di Fiumicinoâ€
Il Faro on line – La vicenda Cai non è ancora terminata e
facendo un’attenta analisi ci si augura che l’hub di Fiumicino non venga
penalizzatoâ€.
E’ quanto afferma il referente del dipartimento regionale
per gliAeroporti del Lazio di An
Cristian Terrevoli.
“In queste settimane non abbiamo mai smesso di
preoccuparci della delicata situazione della compagnia di bandiera. Da anni ci
si chiedeva quando si scoprissero le carte e che soluzione trovare alle
conseguenze di una possibile crisi. Questo è avvenuto e si è sopratutto notato
lo spirito di responsabilità dimostrato dalle organizzazioni sindacali Cigl Cisl
Uil e Ugl. Nonostante ciò , i giorni
scorsi abbiamo assistito ad un vero e proprio scontro con chi ancora porta
avanti vecchie concezioni non più applicabili.
Fin qui non si poteva far altro chetener sotto controllo tale situazione ma allo
stesso tempo si rendeva necessario prendere in considerazione altri aspetti che
sono in stretta correlazione con il territorio di Fiumicino e del comune di
Roma. Nella manifestazione d’interesse – continua Terrevoli – non vincolante
avanzata dalla Cai agli slot sarebbe stato assegnato un valore pari a zero,
mentre secondo esperti del settore questi varrebbero almeno 6-700 mln di euro e
le principali compagnie europee attribuiscono agli stessi un elevato valore.
Oltre agli slot di Heathrow, il vettore dispone infatti di spazi orari
pregiati in scali come Parigi, Francoforte, Londra Gatwick, Amsterdam,
Duesseldorf, Madrid, Barcellona, Zurigo. Senza contare quelli di Linate, dove
Alitalia ne ha più del doppio di AirOne.
Non è dato sapere se Cai
ridimenzionerà fortemente la compagnia cedendo gli slot oppure li terrÃ
congelati per sé.
Questa forma monopolistica della compagnia di bandiera su Fiumicino – spiega
Cristian Terrevoli – è fortemente penalizzante e questo è evidenziato dal fatto
che molti vettori sono interessati ad operare su tale scalo i qualiincrementerebbero non di poco il numero di
passeggeri.
A tal proposito tale scenario porterebbe l’aeroporto Leonardo da Vinci ad
un’esigenza diampliamento
infrastrutturale inevitabileâ€.